La cucina olandese non è nota a livello mondiale come una delle migliori, e a ben vedere qualche ragione c’è, ma da ora in poi sarà almeno un po’ più pulita. È l’effetto della piccola rivoluzione di Ikea Olanda che ha deciso di porre fine alla vendita di piani cottura a gas nei Paesi Bassi a partire dal gennaio 2024 per concentrarsi sulle cucine elettriche, più sicure ed efficienti. Offrendo solo piani cottura a induzione, il marchio vuole incoraggiare i consumatori a passare alla cucina elettrica e i Paesi Bassi sono il primo paese in cui Ikea smette di vendere piani cottura a gas.
L’intenzione è quella di “contribuire a una vita più sostenibile in casa e la vendita di piani cottura a gas non è in linea con questo obiettivo”, spiega Liselotte van Dijk, Sustainability Business Partner Ikea Nederland. Per accelerare la transizione energetica nei Paesi Bassi “dobbiamo avere il coraggio di fare scelte come queste”, spiega, “in precedenza avevamo deciso di vendere solo illuminazione a Led e di interrompere la vendita di prodotti monouso, come le batterie alcaline non ricaricabili. In questo modo rendiamo la nostra offerta passo dopo passo sempre più sostenibile”.
Il governo dell’Aja ha l’ambizione di dismettere il gas in un milione e mezzo di case entro il 2030 per contribuire a rendere i Paesi Bassi a impatto climatico zero entro il 2050. La filiale locale di Ikea per parte sua mira a utilizzare solo energia rinnovabile in tutte le filiali entro il 2030. Tutte le sue filiali e i centri di distribuzione nel Paese ora dispongono di impianti fotovoltaici installati sopra o attorno agli edifici, più di 50.000 pannelli solari che generano dal 30 al 40% del consumo energetico.
Offrendo nella sua gamma solo piani cottura a induzione, almeno la sua filiale olandese, intende far conoscere ai consumatori i vantaggi della cucina elettrica. Cucinare con l'induzione, infatti, anche per l’efficienza del vettore elettrico, è il modo più economico di preparare il cibo usando calore generato dall’elettricità, un altro mondo rispetto alle vecchie piastre che si arroventavano. Inoltre, l’induzione in combinazione con l’uso di energia verde riduce al minimo le emissioni di CO2. Per aiutare i consumatori a ottenere energia verde, inoltre, IKEA offre anche pannelli solari e la loro installazione.
Cucinare con l'induzione offre diversi vantaggi: si può impostare facilmente la temperatura delle zone riscaldanti, il piano cottura è facile da pulire e si spegne automaticamente quando non ci sono pentole, ma soprattutto non ci sono gas di combustione. Cucinare con il gas in una cucina comune e priva di appropriata ventilazione meccanica, infatti, causa un inquinamento domestico da biossido di azoto (NO2) che eccede svariate volte all’anno il limite delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria e gli standard europei sull’inquinamento dell’aria esterna.
“Gli apparecchi di cottura a gas emettono inquinanti atmosferici invisibili che comportano rischi significativi per la salute umana e l'ambiente e gli studi dimostrano che oltre 700.000 bambini nell’UE accusano sintomi di asma a causa della cottura a gas. L'abbandono della cucina a gas è una misura forte per proteggere la salute pubblica e quella dei bambini”, spiega Cristina Pricop, Policy Manager - European Public Health Alliance (EPHA, Alleanza Europea per la Salute Pubblica).
È di qualche mese fa lo studio di CLASP (gruppo non-profit per l’efficienza energetica) con EPHA e il supporto scientifico di TNO (Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek, Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata), secondo il quale sono oltre 100 milioni i cittadini dell’Unione Europea esposti alla cucina a gas, con più della metà delle case in Italia, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Ungheria. “La ricerca di CLASP sugli impatti sanitari e ambientali della cottura a gas sottolinea l'urgenza di passare dal gas all'elettrico. È necessaria un'azione proattiva, sia da parte del settore industriale che del governo, per accelerare il passaggio a una cucina elettrica più pulita e più sana. IKEA Olanda sta facendo da apripista, dimostrando che si può fare, e speriamo di vederla replicata in tutta Europa", auspica Nicole Kearney, direttrice di CLASP Europe.
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