DALLA PIZZA NAPOLETANA ALLA PASTA DI GRAGNANO, GLI EVENTI TRA CIBI SOCIAL E VINI DOC

Settembre a tutta pizza. Da Milano (dal 4 all’8) a Londra (dal 19 al 22) fino a Gragnano, in Campania, per la festa della pasta Igp più premiata d’Italia (dal 6 all’8). Celebrando i cibi più social che ci siano. Già dal 2017, l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è stata eletta ottavo riconoscimento italiano nella lista del Patrimonio Immateriale dell'Unesco.

Solo in Italia la pizza ha un gradimento del consumatore pari all’89% degli italiani e precede in classifica la pasta, il vino, il cappuccino. Sono 2,7 miliardi di pizze consumate ogni anno in Italia pari a 8 milioni di pizze al giorno. Nel mondo si consumano 5 miliardi di pizze all’anno per un fatturato di 160 miliardi di dollari. In Europa, è il primo mercato per fatturato con il 68.8%. L’Italia è dunque terzo paese al mondo per consumi pro-capite alle spalle degli Usa, primi e Brasile secondo.

Alla luce di questi traguardi, intorno alla tonda più amata del Pianeta, nascono iniziative, storie, luoghi, forni e condimenti di ogni genere e gusto. Fra cui Pizza Village che dal 4 settembre fa tappa a Milano, evento nato “solo” 13 anni fa (rispetto alla creazione della prima pizza Margherita avvenuta nel 1889, in onore della regina Margherita di Savoia, con pomodoro, fiordilatte, basilico fresco, come simbolo dei colori della bandiera italiana), ma che ha già raccolto numerosi riconoscimenti tra cui il premio ricevuto negli States a Las Vegas, come Best Food Festival in the World, quello assegnato a Napoli per il Guiness World Record per la pizza più lunga al mondo e, non ultima, la candidatura Unesco per l’Arte del Pizzaiuolo, che ha assegnato ai pizzaioli napoletani il riconoscimento di patrimonio immateriale. Successi importanti che, uniti agli oltre 8 milioni di visitatori delle ultime 11 edizioni del Pizza Village Napoli, confermano l’eccellenza della manifestazione.

Dopo la tappa a Napoli dal 14 al 23 giugno scorsi, il Coca-Cola Pizza Village è protagonista fra pochi giorno a Milano, dove fino all’8 settembre, nel quartiere Citylife, apre a tutti ogni sera, dalle 18 alle 23.30). Un evento in crescita, per dimensione espositiva e anche per un maggior numero di pizzerie (14). Musica, convegni, talk, pizza class e laboratori per bambini animeranno il programma meneghino.10 le pizzerie presenti per soddisfare qualsiasi voglia e gusto, consentendo al pubblico di mettere a confronto i migliori maestri pizzaioli campani: Biga, Da Zero, Errico Porzio, Antica Pizzeria da Michele e Vincenzo Capuano. Due, invece, le pizzerie che realizzano la famosa e caratteristica pizza a portafoglio, vera specialità della cultura gastronomica partenopea. Poi, pochi giorni dopo, dal 19 al 22 settembre, Pizza Village giungerà a Londra. Una grande debutto sulla riva nord del Tamigi, nei verdi giardini di Whitehall in Victoria Embankment di fronte al London Eye, dove si svolgerà la prima edizione europea della manifestazione. 

Mani in pasta ancora per “Gragnano Città della Pasta”, la manifestazione gastronomica che celebra la pasta in ogni sua forma, formato e fantasia organizzata e promossa dal Consorzio di tutela della pasta di Gragnano Igp, con comune di Gragnano e la Regione Campania, giunta alla sua 22° edizione che inaugura il 6 settembre prossimo con il tardizionale “taglio degli spaghetti”. Nel 1845 Ferdinando II di Borbone concede ai Gragnanesi l’alto privilegio di fornire la Corte di tutte le paste lunghe. L’atto sancisce formalmente l’investitura di Gragnano a “Città della Pasta”, che a metà del XIX secolo impegna il 75% della popolazione nella lavorazione dei “maccheroni” con più di 100 pastifici. Attualmente il numero di produttori di pasta di Gragnano Igp è pari a 23, di cui 15 sono soci del Consorzio di Tutela. Le aziende consorziate rappresentano oltre il 97% in termini di volume prodotto e valore della produzione, stimaro nel 2023 per 300 milioni di euro. 

Se dovessimo raccontare la pasta attraverso un hashtag, sarebbe sicuramente #social. La pasta, come la pizza d’altronde, è il food aggregativo per eccellenza, per sua natura democratico e inclusivo. In più, non passa mai di moda e anzi, ha dimostrato di essere in grado di adattarsi a ogni contesto, anche agli schermi dei nostri smartphone. Protagonista di innumerevoli ricette per ogni gusto ed esigenza, proprio grazie alla sua versatilità e gusto, dopo l’avvento dei social network, la pasta (come la pizza) è diventata virale, cavalcando l’onda delle nuove tendenze. Le ragioni di un tale successo senza fine? Basta visitare Gragnano nei giorni della rassegna per capirlo facilmente. La Città della Pasta apre le sue porte per un viaggio tra mulini, pastifici e maccheroni fumanti, invitando tutti a mettere letteralmente “le mani in pasta. Chef stellati, influencer, stand dedicati alla preparazione di ricette legate al territorio, ma anche innovative e contemporanee, talk e convegni, visite guidate alla Valle dei Mulini e ai pastifici, per scoprire le fasi di produzione, live performance, street art, animeranno l’intera città per riscoprire la tradizione e l’evoluzione di spaghetti, linguine e paccheri. Il 2024 poi merita una menzione speciale.

Il Consorzio, infatti, festeggia vent’anni e per questo compleanno ha invitato “compagni” di squadra (e di piatto) con cui si accompagna da sempre, come la Mozzarella di Bufala Campana Dop, il Pomodoro di San Marzano Dop, con cui condivide le origini, l’allegria e il gusto campano e tanti altri. Nato nel 2004 dall’unione delle storiche aziende produttrici di pasta nell’omonimo comune campano, infatti, il Consorzio di tutela della pasta di Gragnano Igp è oggi il custode della lunga tradizione che ha fatto conoscere in tutto il mondo la “città della pasta”. Grazie al consorzio, nel 2013, ha ottenuto il pregiato marchio, particolarmente significativo perché costituisce il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. L’impegno dei 15 soci che costituiscono oggi il consorzio ha raggiunto una nuova tappa il 17 gennaio 2019 con l’entrata in vigore del riconoscimento della funzione della tutela, fornendo così un ulteriore strumento di controllo sul rispetto del severo disciplinare che norma ogni aspetto produttivo della Pasta di Gragnano Igp. Il prodotto e il suo territorio sono indissolubilmente legati: la pasta di Gragnano Igp si può produrre soltanto all’interno del territorio del comune omonimo, un’area di appena 15 kmq. Un luogo unico per il peculiare microclima dovuto alla collocazione tra il mare e i Monti Lattari della Penisola Sorrentina. Tra le condizioni indispensabili nella lavorazione, la pura acqua sorgiva del luogo e la semola di grano duro, ingredienti che i gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta fin dall’antichità: l’arte molitoria che ne è alle origini è documentata dall’epoca romana, ma è nel XVI secolo che nascono i primi pastifici a conduzione familiare. Quando dall’unione della migliore semola di grano duro con l’acqua sorgiva della valle, sfruttando il microclima presente per l’essiccazione, si iniziò la produzione. La festa è un’occasione per visitare le meraviglie storico-artistiche la natura del territorio che dai monti Lattari alla costiera sorrentina invita a un caleidoscopio di vera bellezza. 

Dal food al wine per un volo in Calabria in occasione della prima trasferta di Vinitaly and the City che da oggi, 30 agosto a domenica 1° settembre, arriva a Sibari per la sua pregiata versione fuori-fiera del salone internazionale del vino di Verona. In questa formula itinerante dedicata ai wine-lover – nell’ambito di un percorso sperimentale – Vinitaly and the City punta a diffondere la cultura enologica e la conoscenza e diffusione dei vini italiani di pregio promuovendo, al contempo, i territori di provenienza. Ed è proprio “il tacco d’Italia” la prima regione ad ospitare il progetto grazie all’intesa tra Regione Calabria e Veronafiere Spa, con la fondamentale collaborazione dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, che da soli meritano la visita. 

2024-08-30T09:03:17Z dg43tfdfdgfd