MILANO TORINO COCKTAIL: STORIA E RICETTA DEL DRINK ITALIANO

Un nome che ricorda un’autostrada e un sapore leggero e irresistibile che rende l’aperitivo una pausa di relax a fine giornata ancora più appagante. Il Milano Torino cocktail, una vera e propria istituzione nel mondo della miscelazione, è stato il drink più richiesto in Italia (e non solo) per tutto il Novecento.

La sua fama continua ancora oggi, grazie ai tanti derivati nati dalla sua semplice ricetta originale. L’Americano e il Negroni sono infatti gli eredi più illustri di questa leggenda tutta italiana. Vediamo allora la storia del MiTo e i passaggi da seguire per preparare il miscelato anche a casa dopo le lunghe ore passate alla scrivania dell’ufficio.

La storia del Milano Torino cocktail

Il Milano Torino cocktail, spesso abbreviato nella forma contratta MiTo, è un drink storico e tutto italiano che ha segnato la storia della miscelazione nel mondo. Partito proprio dal Belpaese, dove ha accompagnato gli aperitivi per tutto il Novecento, è stato poi sfruttato come base di partenza per numerosi derivati che tuttora continuano a mostrargli la loro riconoscenza.

Per risalire alle origini del cocktail bisogna partire dal suo nome, scelto per rendere omaggio alle due città in cui sono nati i suoi ingredienti principali. Da un lato, infatti, si colloca il vermouth di Torino e, dall’altro, il bitter di Milano. Il drink affonda quindi le sue radici allo scadere del Settecento quando, nel capoluogo piemontese, Benedetto Carpano dà vita a un vino aromatizzato con foglie, fiori, radici e scorze di frutta dal nome Punt e Mes. Circa un secolo più tardi, invece, è Gaspare Campari ad aprire nella città meneghina il Caffè Campari, mettendo a frutto le sue precedenti esperienze da liquorista avute tra la stessa Torino e Novara.

Grazie alle invenzioni di questi due personaggi rivoluzionari, i bartender elaborano così il MiTo che, in breve tempo, si diffonde non solo in Italia, ma anche all’estero, diventando antesignano di grandi cocktail apprezzati ancora oggi.

Milano Torino cocktail: ricetta e ingredienti

Messa a punto in anni di tentativi alla ricerca dell’equilibrio perfetto sul palato, la ricetta originale del Milano Torino cocktail è in realtà un procedimento piuttosto facile. È infatti sufficiente recuperare solo quattro ingredienti prima di mettersi all’opera. Chi desidera preparare un ottimo MiTo e far rivivere questa lunga tradizione avrà bisogno di:

  • 4 cl di vermouth rosso
  • 4 cl di bitter
  • mezzo spicchio d’arancia
  • 3 cubetti di ghiaccio

Recuperato tutto il necessario, non resta che armarsi di un bicchiere Old Fashioned e versare al suo interno il ghiaccio, il vermouth e il bitter. Una delicata mescolata e il drink può essere decorato con la fettina d’arancia come guarnizione. Il Milano Torino, tuttavia, può essere servito anche senza ghiaccio.

Questa era infatti la proposta iniziale, dato che, tra Otto e Novecento, la refrigerazione non era un’abitudine diffusa in tutti i locali d’Italia. Il suo gusto rimarrà equilibrato e semplice, anche se è meglio optare per questa opzione solo per gli aperitivi invernali, preferendo una maggiore freschezza durante la bella stagione.

Americano e Negroni: due discendenti del MiTo

Come anticipato, il Milano Torino cocktail ha aperto la strada a numerosi drink poi diventati icone della miscelazione mondiale. I due più famosi sono indubbiamente l’Americano e il Negroni, con quest’ultimo preparato anche in versione sbagliata. Entrambi prevedono infatti l’aggiunta di pochi elementi alla ricetta del MiTo, che conferiscono un tocco di sapore in più sul palato.

Più nello specifico, l’Americano si prepara con vermouth, bitter e soda. L’introduzione di quest’ultimo ingrediente è stata esplicitamente richiesta dai turisti statunitensi in visita in Italia ed è proprio da questo aneddoto che è nato il nome del drink. Il Negroni, invece, ha avuto origine dall’intuizione del conte fiorentino Camillo Negroni che, desiderando bere un bicchiere più robusto, ha proposto di sostituire la soda con un tocco di gin, dando così vita a una nuova leggenda.

Da ultimo, il Negroni Sbagliato è un derivato del Negroni classico e può quindi essere considerato un nipote del MiTo. La sua invenzione è avvenuta dietro il bancone del Bar Basso di Milano alla fine degli anni Sessanta, quando il locale ha iniziato a essere frequentato da un’inedita clientela femminile. Mirko Stocchetto ha così avuto l’idea di sostituire la bottiglia di gin con quella del prosecco, per riuscire a proporre un drink più leggero adatto al gusto delle donne.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione.

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